I campi fascisti: dalle guerre in Africa alla Repubblica di Salò

Campi fascisti

Il sito I campi fascisti costituisce un centro di documentazione on line sui luoghi d’internamento e di prigionia utilizzati come pratica di repressione dallo Stato italiano nel periodo che va dalla presa del potere da parte di Benito Mussolini (1922) fino alla fine della seconda guerra mondiale (1945).

Sono stati individuati dieci tipologie di luoghi d’internamento:

  • Campi di concentramento
  • Campi di lavoro coatto
  • Campi di transito
  • Località di confino
  • Località di internamento
  • Località di soggiorno obbligatorio
  • Carceri
  • Campi per prigionieri di guerra P.G.
  • Campi P.G. Distaccamenti di lavoro
  • Campi provinciali RSI (Repubblica sociale italiana)

Dall’elenco generale o da quello per tipi di luogo [dal menu a tendina ELENCO CAMPI] si può accedere alle singole schede descrittive e alle diverse risorse digitali disponibili (documenti, testimonianze, fotografie, ecc.).

Si può accedere alle schede dei singoli luoghi anche utilizzando la mappa geografica generale, oppure quelle per le singole nazioni [dal menu a tendina MAPPE]: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Egitto, Eritrea, Etiopia, Francia, Grecia, Italia, Libia, Montenegro, Slovenia, Somalia.

Al momento sono inoltre disponibili due ulteriori elenchi:

  • il primo comprende tutti i documenti d’archivio inseriti nel data base del sito, ordinabile per ente intestatario,  per titolo e per data;
  • il secondo, ancora molto lacunoso, include le cosiddette “disposizioni“, termine con il quale s’intendono leggi, regolamenti, circolari, ordini, raccomandazioni, informative, lettere e quant’altro non sia legato direttamente a un luogo, ma faccia parte del corpus di documenti che regola o più in generale concerne le diverse forme di repressione. Questo elenco si può ordinare per data, tipologia, titolo ed ente intestatario.

Nel primo anno di attività la ricerca archivistica si è concentrata su tre enti conservatori: l’Archivio della Repubblica di Slovenia, l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e l’International Tracing Service di Bad Arolsen. Quasi tutti gli 800 documenti pubblicati provengono da questi archivi.

Completano il progetto alcune testimonianze audio e scritte di ex internati pubblicate per la prima volta on line.

Il progetto di documentazione, realizzato senza fini di lucro con il finanziamento della Comunità Europea, della Fondazione Museo della Shoah e di Audiodoc, è un work in progress aperto alla collaborazione di studiosi, istituti di ricerca e università.

URL: <http://www.campifascisti.it/>

Ebrei stranieri internati in Italia durante il periodo bellico: una banca dati

Anna Pizzuti è nata ad Alvito (Fr) nel 1949. È stata insegnante di italiano e storia. È autrice di una ricerca generale sull’internamento degli ebrei stranieri durante il periodo bellico, pubblicata on line nel sito www.annapizzuti.it, dove sono disponibili un database che contiene un elenco dettagliato degli internati, in continuo aggiornamento, e un’ampia sezione documentaria.

“L’idea di costruire e pubblicare on line un database contenente i nomi di ebrei stranieri che, nel 1943, si trovavano internati in Italia nasce con un duplice scopo.

Il primo è quello di consentire alle famiglie degli internati, ma anche a coloro che in Italia nacquero, durante il periodo di internamento dei genitori,  di recuperare le informazioni essenziali su quanto accadde in quegli anni: una sorta di “fotografia”, un po’sfocata forse, ma ugualmente comprensibile, di quelle vicende, di quelle storie.

Il secondo è quello di mettere a disposizione dei ricercatori uno strumento che contribuisca agli studi da qualche tempo, per fortuna, sempre più numerosi, sull’internamento degli ebrei stranieri nell’Italia fascista.

Il database contiene, oltre ai dati anagrafici degli internati, informazioni sull’ultimo luogo di internamento documentato, sugli eventuali spostamenti avvenuti in precedenza, ma anche le notizie, quando è stato possibile reperirle, su quello che accadde loro dopo l’8 settembre del 1943.

Il sito raccoglie numerosi materiali documentari:

  • Il database, con i dati anagrafici, le presenze, gli spostamenti, dei quasi diecimila “invisibili” rinchiusi nei campi o costretti a risiedere in “determinate località lontano dalle loro residenze” e la registrazione – purtroppo non per tutti possibile – del destino cui andarono incontro.
  • documenti, ovvero la trascrizione – completa o sintetica della parte che a me è sembrata più significa – di quella mole infinita di carte prodotta da chi diresse ed  indirizzò l’applicazione delle leggi antiebraiche.
  • Gli approfondimenti, schematici e ripresi dalle pagine di testi fondamentali, per fornire informazioni indispensabili a situare nella storia le vicende delle migliaia di persone i cui nomi sono contenuti nel database.

Non una storia completa dell’internamento degli ebrei stranieri in Italia, quindi, bensì una documentazione che va ad aggiungersi alle altre già presenti in rete, perchè la storia continui ad essere scritta”.

URL: <http://www.annapizzuti.it/>